Giulia Muroni

Giulia Muroni lavora per Sardegna Teatro e per il festival Autunno Danza. Direttrice responsabile del magazine anāgata, si occupa dell’ufficio stampa e collabora alla programmazione artistica. Per Sardegna Teatro cura inoltre – insieme a Valentina Salis – la direzione artistica del festival di arti performative e ambiente Giornate del Respiro, a Fluminimaggiore. Giornalista pubblicista, ha scritto per Teatro e Critica e Mimesis Journal e fa parte del Consiglio Direttivo del Premio Scenario.

Alessandra Marchi

Alessandra Marchi è assegnista di ricerca all’Università di Cagliari presso il Centro interdipartimentale di studi internazionali gramsciani (GramsciLab, www.gramscilab.com), con un progetto riguardante i paesi arabi. Ha lavorato al Museo di Antonio Gramsci a Ghilarza e collabora con le associazioni gramsciane sarde, in particolare nelle scuole e in ambito culturale, e con associazioni e istituti nazionali e internazionali. Ha conseguito Master e Dottorato all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi. Tra le sue pubblicazioni : «Molecular Transformations: Reading the Arab Uprisings with and beyond Gramsci»,  all’interno del numero monografico su « Gramsci in the Arab World » della rivista Middle East Critique, co-curato con John Chalcraft (2021); il volume collettaneo co-edito con Patrizia Manduchi, A lezione da Gramsci. Democrazia, partecipazione politica, società civile in Tunisia (Carocci, Roma 2019); «Nuove letture gramsciane del mondo arabo: continuità ed evoluzione del pensiero critico», in Studi gramsciani nel mondo. Gramsci nel mondo arabo, co-edito con P. Manduchi e G. Vacca (Il Mulino, Bologna, 2017). 

Efisio Carbone

Efisio Carbone ha frequentato l’Università degli Studi di Cagliari laureandosi in Lettere Moderne con orientamento artistico, si è specializzato in Storia dell’Arte Contemporanea presso la Scuola di Specializzazione della stessa università con tesi sul patrimonio artistico contemporaneo di proprietà della Regione Sardegna. Ha frequentato successivamente due master, uno promosso dal MIBACT in ambito del progetto LC3 in “Esperto in Contenuti Culturali in Rete”, l’altro in Museologia, Museografia e gestione dei Beni Culturali presso l’Università Cattolica di Milano con tesi sulla valorizzazione del patrimonio artistico della Regione Lombardia. Ha collaborato con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano e con la Regione Sardegna in ambito di progetti di catalogazione e valorizzazione. Ha portato a termine una borsa di ricerca biennale presso l’Università degli Studi di Cagliari, cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea, con la prof.ssa Maria Luisa Frongia. Alle spalle una lunga carriera curatoriale iniziata con il Centro Culturale Man Ray di Cagliari. Ha curato numerose mostre personali e collettive, in particolare a Cagliari, dove si è dedicato alla valorizzazione degli spazi Off dedicati alla cultura: collabora con continuità con la Galleria Macca , lo Spazio (In)visibile, Spazio e Movimento, dedicato alla produzione artistica di sole donne, la Fondazione Bartoli – Felter, il Consorzio Camù. Attualmente è storico dell’arte dei Musei Civici di Cagliari; insegna Fenomenologia delle Arti Contemporanee allo IED di Cagliari. Da gennaio 2018 è Direttore del Museo MACC di Calasetta (SU).

Nico Angiuli

Nico Angiuli è artista visivo, performer e regista. La sua ricerca si focalizza sulle politiche di controllo e sorveglianza, le condizioni di lavoro, la meccanicizzazione dei corpi nei contesti produttivi e le pratiche di sovversione.

Negli ultimi quindici anni Angiuli ha collaborato a diversi progetti transfrontalieri con Stalker/ON; fondando anche il collettivo lmotorediricerca, lavorando dal 2006 al 2011 tra Albania, Grecia e Italia. In quegli stessi anni realizza un ciclo postumo di opere pascaliane, a partire dai taccuini personali dell’artista. Avvia un’indagine sul mondo del lavoro Ma Vai a Lavorare!, Le piastrelle Sono Intenzioni, The Tools’ Dance, con cui si sposta in Spagna nel biennio 2012-2013, lavorando alla video-archiviazione dei gesti agricoli legati alla vite e all’ulivo, invitando braccianti e danzatori a partecipare. Nel 2015 realizza Tre Titoli, film interamente girato nelle terre natie del padre storico del sindacalismo italiano Giuseppe Di Vittorio, che nel 2016 viene presentato alla Quadriennale di Roma. Nel 2017 presenta alla Fabbrica del Vapore di Milano The Tools’ Dance – Collective Performance, opera in 3 atti a cura di Martina Angelotti e Care/of.

Angiuli nel 2020 è tra gli artisti premiati del premio Cantica 21 promosso dal MiBACT a dal MAECI Ministero per gli Affari Esteri e del Sistema Paese; nel 2018 vince la III edizione del premio Italian Council 2018, promosso dal MiBACT e per cui realizza l’opera The Human Tools che indaga i temi della de-umanizzazione del corpo umano e della vitalizzazione di corpi umanoidi; il film si fruisce all’interno di una grande installazione circolare; l’opera (prodotta da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto) vede in scena robot, operai, schiavi antichi e contemporanee e sculture mitologiche.

Recentemente, Angiuli è stato invitato dalla Fondazione Onassis di Atene per sviluppare la sua ricerca sulla traduzione degli algoritmi del lavoro in performance, che realizzerà tra Berlino e Atene nel 2021. È inoltre tuttora impegnato in una ricerca sulle forme di resistenza non organizzata, e nella costruzione di un servizio gondole (con tanto di gondoliere) nei canali di Porto Marghera a Venezia.
Docente Performing Arts all’Accademia di Belle Arti di Bari, lavora frequentemente con associazioni e gruppi informali.

Nikolay Oleynikov

Nikolay Oleynikov (1976) è un artista di san pietroburgo, membro di chto delat, redattore del giornale chto delat, membro del comitato di redazione del moscow art magazine (2011), co-fondatore del learning film group e del may congress of creative workers (mosca 2009-2011), membro della arkady kots band. Dal 2013 Oleynikov è tutor presso la SCUOLA di ARTE IMPEGNATA di Chto Delat e è attivo nella ROSA’S House of Culture, un hub multidisciplinare per nuove pratiche di cultura impegnata a San Pietroburgo (dal 2015). È co-pilota della Free Home University – un esperimento sull’intersezione di arte, pedagogia e azione.

Dal 2016 Oleynikov è autore e redattore per arteseverywhere.ca

È profondamente ossessionato dalla materialità e dalla portata visiva della cultura del lutto, del circo, del cabaret, del burlesque ecc. Conosciuto anche per i suoi murales didattici e opere grafiche all’interno della tradizione della scuola monumentale sovietica, dell’immaginario surrealista e della cultura punk, opera in tutto il mondo con i suoi progetti personali e con numerose attività collettive, Oleynikov ha all’attivo numerose mostre internazionali tra cui Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris – MAM/ARC, Parigi; Museo Serralves, Porto; Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella; Museo dell’Arte Contemporaneo Luiggi Pecci, Prato; Ammirato Culture House, Lecce; Lungomare, Bolzano; Fargfabriken, Stoccolma; KOMPLOT, Bruxelles; X BALTIC TRIENNALE di Vilnius; KIBLA, Maribor; <rotor>, Graz; Galerija NOVA e Gotovac Institut, Zagreb.

Alessandra Pomarico

Alessandra Pomarico, sociologa e curatrice, dal 2000 cura programmi di residenza per artisti internazionali e multidisciplinari nell’intersezione tra arte, pedagogia, questioni sociali, nano-politica, e la poetica della relazione nella costruzione della comunità. La sua pratica si basa sulla ricerca e su progetti artistici per contesto specifico, con un focus sul cambiamento sociale. Idee e collaborazioni sono spesso sfociate in iniziative a lungo termine come la recente e continua Ammirato Culture House, un hub per pratiche sociali e un centro comunitario in un edificio comunale precedentemente dismesso; The Common Orchard for Minor Fruits, un progetto rurale e sociale generativo in collaborazione con agricoltori e attivisti biologici; Free Home University, un esperimento artistico e pedagogico co-progettato per indagare nuove possibilità di produrre conoscenza e condividere l’apprendimento sperimentando la vita in comune; Sound Res (dal 2004) un programma di residenza, festival e scuola estiva per musica sperimentale e nuova. Mobilitando e facendo da ponte tra istituzioni locali e internazionali, enti governativi, comunità diverse, attori culturali e attivisti del mondo locale e internazionale, le sfide di Alessandra hanno avuto un’eco in alleanze durature, alcuni fallimenti memorabili, progetti artistici che si fondono con la vita.

Andreco

Andreco, artista e ingegnere ambientale, lavora tra arte, scienza indagando questioni sociali e ambientali. Nel suo lavoro unisce una formazione scientifica, conseguita attraverso un dottorato in Ingegneria Ambientale, collaborazioni post dottorato con Università di Bologna e Columbia University di New York sulla gestione sostenibile delle risorse in diverse condizioni climatiche, con un percorso artistico che investiga i rapporti tra spazio urbano e paesaggio naturale, tra uomo e ambiente, realizzando progetti che vanno a comporre un’unica ricerca multidisciplinare. Tra questi “Climate” progetto tra arte e scienza sulle cause e le conseguenze dei Cambiamenti Climatici. Andreco utilizza un linguaggio di sintesi, simbolico e concettuale, servendosi di diverse tecniche di rappresentazione: installazioni, performance, video, pittura murale, scultura e progetti d’arte pubblica. Partecipa a mostre e festival a livello internazionale. Vincitore del Premio Speciale del “Talent Prize 2017” al Museo Macro di Roma e, nel 2016, Vincitore di Jazzi, il concorso di idee per la rigenerazione rurale. Ispirato alle idee del geografo Elisée Reclus, nel suo lavoro indaga l’ambivalenza e la contrapposizione tra confine naturale e confine politico, attraverso la riscrittura performativa e partecipativa delle definizioni che assume, segnando il paesaggio con delle non-bandiere, che non hanno una natura identitaria e che si mettono a servizio del paesaggio, disegnando, proseguendone armonicamente le linee.

Marco Minoja

Marco Minoja, è un manager culturale, con esperienza decennale alla guida di diverse amministrazioni pubbliche. Laureato e specializzato in archeologia all’Università di Milano, ha diretto dal 2009 al 2015 diverse Soprintendenze archeologiche in alcune regioni italiane, come la Sardegna e l’Emilia Romagna.

Dal 2018 dirige la Direzione Cultura del Comune di Milano, cui fanno capo tutti i dipartimenti culturali della città; oltre 20 musei civici, 35 biblioteche, edifici storici, mostre, attività di spettacolo.

Precedentemente ha diretto gli uffici regionali del MiBACT in Lombardia e in Sardegna, coordinando l’attività di Soprintendenze territoriali, poli museali, musei autonomi , archivi e biblioteche nazionali.

Laureato e specializzato in archeologia all’Università di Milano, ha diretto dal 2009 al 2015 diverse Soprintendenze archeologiche in alcune regioni italiane, come la Sardegna e l’Emilia Romagna.

Prima di entrare al MiBACT ha lavorato per diverse amministrazioni locali come curatore e conservatore museale e, al di fuori della PA come professionista indipendente, conducendo scavi archeologici, ricerche territoriali, studi e catalogazioni. La sua bibliografia conta circa cento titoli tra monografie, curatele, cataloghi di mostre, guide museali, articoli in opere collettive e riviste specializzate.

Sardarch

Spin-Off dell’Università di Cagliari come società cooperativa interdisciplinare di progettazione e ricerca che studia fenomeni di trasformazione urbana e territoriale e propone strategie per l’ambiente urbano con la partecipazione attiva dei cittadini. Attualmente diretto da Nicolò Fenu e Matteo Lecis Cocco-Ortu promuove forme di ricerca-azione attraverso la co-progettazione, la pianificazione urbanistica e processi di sviluppo locale che mettano al centro le esigenze delle persone e dei territori.  Oltre alla pianificazione urbanistica intesa come processo basato sulla partecipazione attiva e sulla consapevolezza dei valori del paesaggio e a progetti prettamente architettonici, l’azione progettuale si caratterizza in interventi di sviluppo locale comunitario e sullo spazio pubblico raccolti nei libri “Verso un’urbanistica della collaborazione”, “Spop Istantanea dello Spopolamento in Sardegna” e “Barbagia. Arcipelago Italia”.

Enrica Puggioni

Enrica Puggioni (laurea in filosofia,  dottorato  e post dottorato in letteratura comparata) parallelamente all’attività di ricerca e di insegnamento nel campo della teoria della letteratura,   si è occupata della ideazione e realizzazione di produzioni multimediali per percorsi di formazione  e per la comunicazione di processi complessi, in qualità di consulente per diverse istituzioni tra le quali l’Ufficio Europeo di Brevetti di Monaco di Baviera. In Italia e in Germania si è occupata dell’ideazione, del management  e della comunicazione di  progetti/processi  culturali.  Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport e Politiche giovanili del Comune di Cagliari dal 2011 al 2016, attualmente lavora come free lance nel campo della progettazione e del management culturale, dell’accompagnamento alla creazione di impresa nei settori della innovazione sociale e della pianificazione strategica dei territori attraverso l’ideazione di innovativi servizi turistici, educativi, culturali e di welfare secondo modelli di sviluppo intersettoriali, multifiliera e partecipativi.

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