7 Settembre Giardini Pubblici
8-10 Settembre Terrazza del Teatro Massimo
I talks si terranno sia in Italiano che in Inglese
South Talks is a philosophical and artistic symposium that explores the concept of South as a poetic space, a state of mind, a praxis of resistance far from the hegemonic system.
Local and international artists and curators are invited to talk and share their practices, and through which, trace an analysis of the social and contemporary art issues.
Tematiche principali
- Agire, reagire, decolonizzare. La questione meridionale oggi
- Sperimentare nuove pedagogie: critica del pensiero egemonico
- Teoria della Praxis: Agire politico e pratica estetica
Giovedì, 7 Settembre | Giardini Pubblici
20:00 | Irit Rogoff (Goldsmiths College, University of London, UK): La singolarità nella formazione della conoscenza
In passato abbiamo preteso di sapere cosa l’educazione indagasse: un altro livello d’incontro con il mondo attraverso una serie di trasformazioni personali. Abbiamo preteso di sapere anche che cosa fosse la “ricerca”: un’indagine sul mondo che ci circonda al fine di fondare le basi, i corpi della conoscenza.
Con l’avvento di un sempre più violento managerialismo neo liberista e di un rampante capitalismo cognitivo, siamo stati costretti ad aggiornare costantemente la nostra concezione di entrambi, per far sì che non perdessero la loro capacità d’innovazione critica e resistente. Se perseguissimo un modello di conoscenza intesa come singolarità, mai universale e in grado di reinventare costantemente le sue alleanze attraverso visioni estese, pratiche e metodologie, potremmo raggiungere forme di apprendimento non facilmente asservite alle culture dominanti di valutazione e previsione.
21:00 | Introduzione. Praxis e percorsi artistici in dialogo
Giovanni Columbu (Laboratorio di Comunicazione Militante, director), Claudia Losi (artista), Valeria Parrella (scrittrice), coordina Luca Mirarchi
Venerdì, 8 Settembre | Terrazza del Teatro Massimo
19:00 | Sperimentare nuove pedagogie: critica del pensiero egemonico
Con Ornella d’Agostino (C.Arte d’Imbarco, Carovana SMI, I), Irit Rogoff (Goldsmiths, University of London, UK), Juan Sandoval (colectivo El puente_lab, Medellín/Fondazione Pistoletto-Cittadellarte, Biella), Federico Zappino, coordina Enrica Puggioni
Il panel prevede due interventi di impronta teorica, dove Irit Rogoff analizza la formazione della conoscenza come singolarità e Federico Zappino illustrerà l’ideologia e lo spirito di scissione in Gramsci dalla prospettiva del separatismo queer. Nei due interventi successivi, Juan Sandoval esporrà i progetti e le s metodologie applicate dal collettivo El puente_lab in Colombia e a Cuba, mentre Ornella d’Agostino illustrerà il progetto vincitore nel 2016 del bando MigrArti (Mibact), Navigare i confini.
21:00 | Peter Mayo (Università di Malta) in dialogo con Lisa Parola (Torino)
Peter Mayo, in dialogo con Lisa Parola, evidenzieranno l’importanza del pensiero gramsciano nello sviluppo dell’approccio critico verso la formazione scolastica, della formazione culturale in generale e dell’educazione degli adulti e dell’arte contemporanea come strumento pedagogico.
22:00 | Marina Fokidis (documenta14 – Athee, GR): South as a State of Mind
Sabato, 9 Settembre |Terrazza del Teatro Massimo
19:00 |Agire, reagire, decolonizzare. La questione meridionale oggi
con Luka Bogdanic (Università di Zagabria, HR), Houria Bouteldja (Parti des Indegenes de la République, FR), Gianfranco Rebucini (effimera, I), Atomic Culture (piattaforma curatoriale, USA), coordina Francesco Bachis (Università di Cagliari)
Nel contesto francese emerge il tema della decolonialità, proposto dalla militante Houria Bouteldja che riflette sulla strategia per la conquista dell’egemonia da parte del Parti des Indigènes de la République, accanto all’azione dei collettivi autonomi e delle nuove forme di azioni radicali e di contestazioni queer in Francia studiate da Gianfranco Rebucini. Anche la ex Jugoslavia è tema di riflessione, da parte di Luka Bogdanic, per capire quali prassi e strategie la sinistra ha messo in campo nella sua azione di contrasto all’egemonia culturale della destra. Il collettivo Atomic Culture presenterà invece i progetti e processi partecipativi che mette in campo sui temi dell’egemonia e subalternità, delle migrazioni e delle frontiere.
21:30 | Alfredo Jaar (RCH): The Gramsci Trilogy
Screening Le ceneri di Pasolini
“The Gramsci Trilogy è una serie di lavori dedicati ad Antonio Gramsci, uno dei più straordinari pensatori del XX Secolo. Gramsci è stato uno dei più lucidi e illuminati intellettuali del nostro tempo. Il suo pensiero politico radicale, unito alla sua formidabile analisi culturale, sono dal mio punto di vista, oggi più che mai necessari per affrontare l’ ondata di un nuovo fascismo del XXI Secolo.” Alfredo Jaar
Domenica, 10 Settembre |Terrazza del Teatro Massimo
18:00 | Presentazione e restituzione dei processi dei Workshop
19:00 | Stephen Squibb (e-flux, occupy Boston NYC): Beyond Hegemony: Gramsci after the American Century
20:30 | Teoria della Praxis: Agire politico e pratica estetica
con Andreco (I), Leonardo Boscani (I), Fawzi Ismail, Cesare Pietroiusti (Fondazione Lac O Lemon), Stephen Squibb (e-flux, NY -USA)
L’azione politica si coniuga con prassi Leonardo Boscani propone una personale riflessione sull’assenza del verbo insegnare nella lingua sarda, gli effetti collaterali di tale assenza ed il possibile ribaltamento del concetto. Fawzi Ismail illustrerà il festival di cinema palestinese e arabo, al ‘Ard, che unisce impegno culturale e politico. Steven Squibb illustrerà l’attivismo negli USA di movimenti no global come Occupy e Cesare Pietroiusti propone una riflessione sull’esperienza della Fondazione Lac O Lemon.